INEDITO DI MARIO M. GABRIELE tratto da “Reperti metropolitani” di prossima pubblicazione

Un programma di recupero dei dati anamnestetici
può farlo solo Richard Avedon
perché automa silenzioso 
di un pensiero classe  A,
a caccia  di Peter Orlovsky e Allen Ginsberg.

Questa sera leggendo Observations,
sebbene i figli fossero nella ventunesima strada
di Oklaoma  City a fare shopping,
è venuta un’allodola di pensieri
a frenare leucociti e adrenalina
e chiedere al freelancer della community Sleep Boys
perché Billie Holiday 
ed Amy Winehouse
facessero parte del Golgota dei Ghosts,
vulnerabili, sì, ma di ottima apparenza 
in The Human Figure in Motion
tracciate da Eadweard Muybridge,

Ci riserviamo un passaggio crudele.
E tu che dici sul Rosso e il Nero di Mirò,
e su tutti i colori dell’arcobaleno 
quando la furia del vento se ne va?

Mi spiego d’accapo. Cos’altro vuoi dire?
-Tutto e niente perché tante sono le cose
da soccorrere invano.-

Vivere a caso? Può darsi.
Ma la mattina è sempre un disguido,
un’alleanza di semioscurità e abisso.

Please. Fermati un minuto.
Procedi. Anzi vai in onda con le Chat
e WatsApp per una pace figurata
e con il coltello a serramanico contro ogni because!
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