Inedito di Mario M. Gabriele

La casa era da ristrutturare
con cappotto termico per risparmio energetico,
rifacendo le stanze da Décor italiano,
un nuovo box doccia e vasca da bagno Jacuzzi,
caloriferi Piazzetta tipo Easy Life,
infissi Salamander con triplo vetro di Murano,
chaise longue in legno marino
e divani Minotti per le serate reading,
confetti per la laurea al figlio Andrea
erano gli eventi che Meredith ci raccontò
una sera di novembre sulla privacy di Annalisa
dopo che la stufa non dava più calore
e Madame Droupet si occupava dei superstiti
portando via gli audiovisivi degli U2 e dei Led Zeppelin.

Non c’erano appunti di ricette foods,
ma foto di Hanoi e Guadalupe.

Anni di dopoguerra
con il Welfare mai andato oltre il check-in
e una policromia che ricordava
il design des Arts Décoratifis di Parigi
e i tacchi alti di Lady Gaga.

Nessuna affinità con le semiculture,
ma tappi per gli acufeni
modernizzati con micro restyling
e l’identikit di quanto lei era una New Girl
col profumo Dior.
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