Tu li ricordi i consigli di McEvans quando ti parlò di labirinti senza abbaini in una delle sue orazioni mattutine prima di tornare a Pinar del Rio. La tua location andava oltre la filosofia con una pausa a Shattuk Avenue dove c’erano food stores: il meglio di Kenwood per il Cooking Chef. nei giorni underground. Gessica tornò da Pittsburgh lasciandosi dietro Il Trono di spade dimenticando di mettere a Puffy il collare mentre guardavamo la modella di Maggioni, attraente più del suo Pennyblack. Lo sguardo stava all’altezza dell’equivoco. I dubbi rimanevano temendo i giorni dell’Apocalisse. Non so se esista ancora ma la Trilogia di Kemte Karuf aiutò a leggere i libri dell’eutanasia perché non c’è nulla che non sia autentico e tutto è come un selfie, fotografato nel fondo dell’anima, sui gradini di Mont-Saint Michel sfogliando I Fiori del Male.
Gli ultimi cinque versi sono… lampanti!
Ottimo lettore a artista. Grazie MMG.