La piazza era affollata.
C’erano ciminiere e Giardini pensili.
-Signore-, dissi, io piango per le anime perse,
per Pachito che muore nelle favelas,
e tutte le volte che la sera
copre i delitti del mondo.
-Where are you going, Mister Gab?-
chiese uno dei Giudici,
mentre leggeva i Codici Celesti.
-Dio- disse, -ha creato le piantaggioni,
l’uva dolce e matura.
Ha dato semi e raccolti a tutti,
affidato a Mosè il Decalogo delle Leggi.
Anche Francesco ha laudato il Signore.
-La mia voce- dissi,-
ha autunni e inverni come il Canto di Simeone,
perch’i’ no spero di tornar giammai,
do acqua alla rosa,
curo il mio giardino agli stanchi pellegrini,
mentre Bob abbaia e c’è chi picchia alla porta,
e non so se è il vento
o il piccolo Simon, a cavallo dell’ippogrifo.
Mario M. Gabriele