INEDITO DI MARIO M. GABRIELE

Nella casa con la scala a pioli
tornammo una sera con Susan e Bosh  
a ripristinare la zona living e i libri di Gottfried Benn.

Gli interni rimasero come li lasciammo:
un lavabo con sedie e sanitari,
i cuscini Cloud Rain,
il jukebox con DVD di Mick Jagger
e le stanze dalle pareti multicolori
adornate di poster di Mirò e Klimt.

-Andate via, gridò Guendalina 
-qui è ancora terra d’Aspromonte,
come nella New York City di Johnny Depp-.

Quando arrivò la primavera
il green era già sui monti.
Se ne parlò a lungo 
pensando ad un budget per l’Africa World.

Martha fa collage 
in un triste disincanto senza MTV.

Pensare al cook sharing era nel progetto di Henry
per una plaquette di grafica déco
senza brossura e marketing.

Antropologa e donna Cult,
Marianne non ha mai rinunciato 
agli amici peluche e ai piatti casual-chic
di un costante travel Gourmet.

La biblioteca parla in silenzio,
discute su Marx ed Hegel
a riposo nei primi containers culturali
senza kitsch transavanguardia
e neoespressionismo.

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