L’ora non era tra le più esogene.
A Sissy non piaceva il quadro di Oliver
sebbene Les demoiselles d’Avignon
fossero rimaste nella mente.
L’estate portò onde d’urto:
-Vero rifugio di rovine sparse,
grigie come le sabbie-.
L’unico a percepire l’ondata meteo
fu il gatto americano sopra il tetto.
Cielo oscuro e battute d’arresto.
-Sempre e soltanto aria grigia senza tempo-.
Solitudine coatta.
Chi ha lasciato la casa non è più tornato.
Restano indizi, videocamere accese e spente.
L’America era già troppo bianca
per aprire un’altra industria of war.
Apparve su Apple TV Zucherberg
a riformulare il business.
L’appuntamento era alle sette.
I tram passavano senza Marta Ckerisch.
Fu allora che continuò il rifugio
sfogliando Beckett.
Con un talento upgrade
Rosy mise in luce il dark romance,
leggendo il Primo Capitolo con noir e punte Love.
Un film che avresti dovuto vedere
dopo Colazione a Tiffany era Streetwise.
Su demoni urbani si attivò il regista
sperimentando le scene del volume
edito da Sperling&Kupfer.
Cosa racconteranno mai i muri se manca Banksy
a Gerico e a Odessa?
La cucina Cheese
è andata in fumo con fosforo bianco.
Alle 8 riaprono i magazzini in Europa.
La storia di Freddy
è tutta dentro un burberry azzurro.