Inedito di Mario M. Gabriele





Usciti dal CA’ Foscari
rimase da esaminare il Welfare Word.

Gin Penn colse il fulcro dell’esistenza
dicendo: - smettete di fare la barba ai morti
e tenete per voi le calzemaglie di Arisa.-

Evitare i ponti mobili 
è l’unica salvezza che avete.

Adler mi convinse sulla Prassi e teoria
della psicologia individuale.

Nel frattempo feci un elenco
di tutti i delitti irrisolti
e le pene in contumacia.

Ho una vulnerabilità
quando torni dalle feste 
chiedendomi se ho sofferto di anafilassi.

Sto bene anche se qualche ballerina 
mi vuole alla Carnell Hall.

Il quadro familiare si è ridotto all’osso
e ho un appuntamento con Lanni Dionisio
per una visita in via degli Ontani
dove ci sono graniti e marmi
per Daddy e Mamma.

Mi mette in pausa Nuclear Now di Oliver Stone,
mentre prendo un Borghetti per scaricare Okinawa.

Non so come venirti a prendere
con la gramigna sotto i tacchi.

Un falsetto è un giro di voce
che mi rallegra dai giorni ballerini.

Ovunque corpo e anima in rovina.
Esonda il Missouri.
C’era il cielo ma non la luce.
Parole modulate
sono ciò che voglio sentire da te
lasciata la casa dei doganieri….
dove il suono del tuo riso non era più lieto.
Il fiume Missouri
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