POESIA CIVILE – MARIO M. GABRIELE

Dedico questi testi tratti dal mio volume: “Le finestre di Magritte”a Flavio Almerighi e a tutti coloro che sentono la poesia civile come un baluardo contro le confessioni autobiografiche o lirico-elegiache, “in un Paese, come scrive Ernesto Galli della Loggia dalle grandi assenze, dai grandi appuntamenti mancati, e della storia sbagliata”nella antologia Poesia civile e politica dell’Italia del Novecento.

…………………

 

E’ strano o Violetta, come il tempo bruci l’anima e le cose.
Non c’è speranza per nessuno.
Da anni curo il corpo e il Karma dai veleni del quotidiano.
Munch dal suo deserto di silenzio lancia un grido di dolore.
                    Tu dove sei?
Forse smarrita nella folla dell’ultimo octoberfest
tra canti ed heineken e le foto della Dietrich sul Der  Spiegel,
o nelle buie gallerie del nulla dove è vano trovare un segno
o una sembianza.
Non c’è traccia di te se non nei notiziari di famiglia
e in qualche scaffale della biblioteca comunale.
E ho rivisto Zlatye gory, le parate dell’Armata Rossa,
l’assassinio di JFK con le ultime notizie di Peter Arnett
dalla CNN.
E già si è fatto buio e sono sparite tutte le stelle clarite et belle.

(…)

Avevamo progettato dopo il MittelFest un viaggio
nel paese di Bin Laden
con le provviste e il Prontuario Terapeutico,
attenti alla noramidopirina e al diazepam
nel portaborse del Freelander  Rover
verso la vita da due dollari al giorno,
e mai ci fu chiesto perché all’improvviso finiscono i sogni
e perché doloroso è l’esantema dell’Herpes  Zoster,
se amara è la libertà negata a pugno chiuso e a mani aperte,
dodici mesi di credo e non credo
e in mente i giorni dell’Ira e dell’Intifada.
Prima di partire non dimenticare Ray Mc Creesh
e Patsy O’Hara e quelli ch morirono per la patria e l’Ulster
come Bobby Sands e Francis Hughes. *

* Bobby Sands esponente dell’Ira Provisional fu detenuto nel carcere di Maze (Belfast) per scontare una condanna  di 14 anni. Lo stesso Sands iniziò uno sciopero della fame al fine di ottenere per sé e i suoi compagni detenuti lo status di prigioniero politico.La risposta della Tacher alle richieste di Sands fu di assoluta intransigenza, malgrado l’opinione pubblica internazionale avesse fatto pressione per la tragedia di questo giovane sacrificatosi per un ideale patriottico (anche se perseguito con metodi inaccettabili). Così il 6 maggio  Sands morì in carcere per uno sciopero della fame. L’esempio di Sands fu seguito da altri compagni e, qualche giorno dopo (12 maggio), stessa sorte toccò a Francis Hughes. (Da:Grande Enciclopedia Universale Illustrata 1962. Istituto Enciclopedico Universale) Le rivendicazioni per un carcere più “umano”, riportate sui muri con vernice bianca, furono sottoscritte da Bobby Sands, Francis Hughes, Ray Mc Creesh e Patsy O’Hara.

(…)

Col freddo e l’anno che muore ci soccorrono in tempo
                    l’olmaria e la rauwolfia,
le dieci gocce  d’amara verità, dopo i domestici incidenti
e i necrologi che gelano il sangue se frastornata è la memoria
per gli avi spogli di carne e ossa.
I residenti fanno barricate, attendono il vecchio lupo di mare
lungo la battigia e sotto il faro.
Ancora ci scuotono minimi paesaggi,
paesi incastonati sulle alture, duplici delitti di giornata,
e Baudino, che da anni ha smesso di correre
per piani e valli, e chiama  i suoi amici:
hombres y mi Brigadas  Tupac Amaru,
è il solo a sapere che il profumo più forte del bosco
è quello d’ottobre e del ruscus più rosso.

(…)

Lo ricordi il bambino che fuggiva da Saigon
sotto il fuoco maledetto?     
I tuoi figli crescevano come le piante nel giardino,
e oggi più che un revival è un happening
il Memorial Day, senza striscioni e slogan
“por la democracia e por el socialismo”,
mentre Mrs,  Connolly, dalla suite dell’Hotel Europa,
guardava la collinetta di croci bianche del 44,
citando frasi da Gli strumenti umani e dal Das Kapital.
E siamo già con gli anni prossimi al confine,
senza più sogni e utopie,
                   oh mio Dio, my God!

 

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Un commento su “POESIA CIVILE – MARIO M. GABRIELE

  1. Riuscire a dire cose importanti con la leggerezza del tuo stile, restando fedele alla tua poesia… capisco, è una sfida. Niente elegia e distante dalle ideologie. Distante da tutto ma con gli occhi aperti. Il mondo è quello che è ma va detto, ai poeti non è dato di restare in silenzio, caro amico. Il mondo, oltre il mio cortile, è sul Corriere della sera. Vedo ragazzi immigrati, troppa gente che è senza lavoro, un lavoro qualsiasi, anche di merda… e con quello mettere su famiglia. Proverò, ci ho provato già tanto. Vediamo. Se piove. Ciao. Grazie.

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