INEDITO TRATTO DA “HORCRUX”

La sera del delivery
Miriam indossava foulard & pochette in seta.

Notte, profondo tunnel, nuovo buio
dopo le avances di luce nel quartiere
dove Banksy aveva lasciato un viso afroamericano.

Di ritorno da Borgomanero
Kelly chiese una tazzina di caffè caldo
per stanare il freddo dalla gola.

Uno spaccato, tra prosa e poesia, mise in allarme
il dottor Faust con le cronache borghesi.

Fuori dal trekking ci aspettava la storia
di Willy Monteiro Duarte.

Le luci brillavano nel borgo antico
dove i rischi per i topi erano all’apice della rappresaglia.

La stagione portò il battesimo alle Melinde
senza danneggiare i melograni.

Con lo slow dating abbiamo parlato con Clara,
la Signorina McClein,
fatto il giro del mondo
chiedendo alla ragazza del Boogie Woogie:
Will you be my Valentine?

C’era nella prima pagina di Vogue
quello che tutti chiamano Love.

Altrove, palline di coronavirus
sembravano aghi di Pop Art.

Avere coffee table è un momento di relax
quando capita di restare a casa
a guardare le opere di Giacomo Moor.

Il website raggiunge 10,000 click
tutte le volte che Clara scrive: Mio caro Nihil,
oggi ti sposo!

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Un commento su “INEDITO TRATTO DA “HORCRUX”

  1. Anello di Orvoloson Gaunt Horcrux (che contiene la pietra della resurrezione) è un oggetto magico appartenuto alla Famiglia Gaunt, discendenti di Salazar Serpeverde e di Cadmus Peverell. E’ una anello d’oro con una pietra incastonata sulla quale è inciso un simbolo che Orvoloson ha sempre pensato fosse lo stemma della Famiglia Peverell, ma che in realtà era il simbolo dei Doni della Morte. L’anello passò attraverso la linea maschile della Famiglia Gaunt, di generazione in generazione, fino a quando non fu rubato a Orfin Gaunt da suo nipote Tom Riddle, mentre quest’ultimo lo accusava dell’omicidio dei Riddle.

    Fin qui il titolo. Il resto siamo noi. Siamo Horcrux, abitiamo un mondo magico dominato dal Signor Capitale, il quale non fa nulla per mitigare o sminuire questa verità, «Le roi c’est moi», dice il Capitale, e nessuno che interdica questo malato mentale in manicomio o in obitorio tranne qualche poeta kitchen o qualche critico marxista che ancora pensa che il Capitale abbia un termine. Ed invece Mario Gabriele scopre che il Capitale è kitchen, perché viviamo in un mondo dove il Capitalismo cognitivo ci dice che il capitale pensa, è un animale molto intelligente, che ha saputo accalappiare gli esseri umani come coniglietti e adesso li mena gli uni contro gli altri. Mario Gabriele, da buon poeta kitchen, ha scoperto questa verità: Ama il prossimo come te stesso, vuole dire come il capitale che sta nelle tue tasche. Con le parole di Gabriele: «Mio caro Nihil,/ oggi ti sposo!»

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