INEDITO DI MARIO M. GABRIELE da Registro di bordo

Convegno alle sette di sera in Alba Chiara,
via Donzelli 17, con i primi workshops.

Weber parlò a lungo degli organismi astratti
e delle idiosincrasie puntando su una nuova Metafisica.

C’erano appunti di Extensions del mese di maggio.
Uno si fece avanti leggendo My Story.

Kriss portò le foto del Muro del Pianto e di Berlino
facendo il meglio di Bresson.

C’è chi ricordò i due Peiniger del III Reich
a caccia del soldato Charlie.

Ha smesso di piovere. Usciamo all’aperto.
Non ci sono le condizioni  per aspettare l’azzurro.

Facciamo prima se prendiamo lo snowboard
scendendo fino alla Pietà e alla Misericordia.

Direi che siamo in ritardo,
mentre gustiamo gli infusi di zenzero e di curcuma.

Ognuno fa domande, solo il chiwawa sa annusare.
Ho parlato con Dora riallacciando i legami con la sera.

L’aeroporto è chiuso.
Ricevo la tua foto con la casa e il barbecue.

Giusy ha fatto in tempo a stappare la bottiglia Montervini.
Sulla  A 14, bloccata dalla frana,c’è chi riesce a fare un selfie.

Una voce salì in superficie
senza tener conto del decibel.

Bussano alla porta. Conrad, vedi chi è?
 -Sono Giuditta, Signore! la governante dei Conti Mineo,
che prendeva il treno Berlino-Milano. Si ricorda di me?-.

Erano anni imprevedibili.
Non sembrano che le cose siano cambiate da allora.

Preferisco il  gabardine come stile, disse ancora Giuditta,
fino a quando ne ha voglia Nostro Signore di Acapulco.

 

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