INEDITO DI MARIO M. GABRIELE da Registro di bordo

Abbiamo percorso tornanti e strade
con avvisi di stay away.

Nel vecchio hotel ci sono stati incontri
di creative writing con poeti underground.

Karinova soffre di beta amiloide.
Gira il mondo con i pensieri-rondinelle.

Si inasprisce l’aria di mele guaste.
Gli occhi della signora Rowinda non incantano più.

Le distanze non sono mai parallele,
neanche a leggere Postkarten.  

Nel Memorial Day qualcuno parlava di scarpine
e di Etty Hillesum.
E’ rimasta in giacenza la lettera di Franz Muller
con il domicilio sbagliato –Wiesbaden-.

Dal balcone non si vede l’orizzonte.
Ci dividiamo Inferno e Paradiso.

Carissimo John, il bulldog è sulle tracce
dell’infanzia perduta.

Benn diceva di aver letto Peter Russell
e che alcuni versi gli erano rimasti nella mente:
-La mia cara moglie, Lucimnia,
di cui ho, prima d’ora, troppo abusato,
per ubriachezza e sfrenatezza,
è stata a lungo, in segreto, una cristiana.

A mezzanotte Karl aveva un appuntamento
col nuovo anno, ma non è venuto.

Sto provando di essere un Black Power
lasciando crescere la barba sul mento e sugli zigomi.

Lucy, per la festa in famiglia, ha un nuovo bugiardino.

Una smorfia è stato il dolore di Henry
passato dall’omeopatia all’agopuntura.

Ci si avvicina, con piccoli scavi,nella terra di nessuno.
Parlando con Luigina ho messo a rischio il frasario.

L’alba si sbarazza della notte.
Aspettiamo il nuovo giorno, senza illusioni
e la slitta di Santa Claus.

 

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Un commento su “INEDITO DI MARIO M. GABRIELE da Registro di bordo

  1. Giulio Di Tommaso il said:

    Ci sono in questa poesia estratti di pensieri sintetici e illuminanti che rendono molto chiara l’idea del distico e del frammento. Ne estraggo alcuni esempi, quasi a semplificarne il senso. Qui la poesia elegiaca ha perso il significato e il suono da clavicembalo:
    1) ” Karinova soffre di beta amiloide.
    Gira il mondo con pensieri-rondinelle”.,

    2) “Le distanze non sono mai parallele,
    neanche a leggere Postkarten”.

    3) Dal balcone non si vede l’orizzonte.
    Ci dividiamo Inferno e Paradiso”.

    per passare poi ad aperture articolate, come nella strofa:
    “Benn diceva di aver letto Peter Russell” aprendo una citazione e offrendo al lettore un tratto narrativo che si distanzia dal frammento.
    Che dire? Ecco un’altra poesia che si aggiunge al modo di pantografare l’esistenza di questo poeta che ha ormai una gestione della parola tutta personale e ingegneristica.

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