INEDITO DI MARIO M. GABRIELE

 

 

Anni difficili,
a meno che non fossero di scrittura punk.
Gli Stewart hanno venduto lo store
regalando gli scaffali ai rom.
Insonnia mai andata via.

Bruck, cosa è che ti distrugge
il passato o ciò che rimane
davanti al bosco delle croci?

Da tempo non vediamo più
street art sulle pareti.

 Mi chiedi di Marazzi e del figlio Down.
Non so che dirti.
Se mi lasci The Lost Women of Science
di Katie Hafner,
non basterà un giorno a leggere le pagine.

 La Ladd Company ha rimesso in luce
C’era una volta l’America.

Un nuovo brand digital
è al centro di ogni viaggio d’autore.

Ci riuniamo per seguire Tecnowonder
senza più vertigini e acufeni.

A proposito di Hogan – 3 R
mi ci è voluto un gran coraggio
sostenere il Climate Change.

Denim sorride quando ritorna agli anni 80.
Proviamo a iniziare un nuovo Capitolo
ma sono pochi gli standard audiovisivi.

 La prima volta che parlai di Streetwear
mi trovai di fronte
con le più avanzate forme di interazione:
per questo scelsi 7 Moncler
conoscendo in streaming Alicia Keys
con i suoi 15 Premi Grammy Award,
finito di leggere Romanzo con cocaina
di M. Ageev, intellettuale di sinistra
più di Marx.

 
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Un commento su “INEDITO DI MARIO M. GABRIELE

  1. Daniele Grossi il said:

    caro Gabriele,
    questo è un testo che si scrive una volta ogni tanto, ma ne deve passare del tempo per accumulare tanta ricchezza di linguaggio. Forse si tratta di una pre-nascita del futuro che ci aspetta con le sue variabili formali ed estetiche, e qui, con questa poesia, tu sei il capostipite rispetto a tanti mercanti in fiera con i loro alfabeti denuclearizzati. Ne conosco alcuni che si sentono Nuovi Profeti, ma che in realtà sono l’inverno della nostra poesia.

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