INEDITO DI MARIO M. GABRIELE

Riportiamo qui un testo inedito tratto da “Un viaggio con Godot” in corso di stampa, alla cortese attenzione di critici e lettori.

*

Un viaggio te lo prometto senza Capitan Nemo
anche se il meglio col tempo non è mai venuto.
Un viaggio  con  la barcula  meravigliosa
e le ariettes oublièes at centrum interiora terrae
rectificandoque invernies occultum lapidem
veram medicinam.
Nella stanza qualche ritratto ancora esiste.
Ma c’è tanto da fare: rimuovere la polvere
ora che Lucy non è più la donna di prima.
Ascoltami Zonin: -la tempesta non fa più paura,
ma rimane l’orso-vento a graffiare la pelle di Ketty-.
Ci sono stati eventi da dimenticare,
lutti che ancora ci appartengono.
Il gentiluomo  William Browning, fuori dal cimitero inglese,
si era legato d’amore con Annie Barrett,
stanco di morti e di viltà nel mondo.
A londra, Sotheby’s  mette all’asta  Impressionist & modern Art.
Ci sono  Monet con La Place a Trouville,
Picasso  e Toulouse  Lautrec,
un paesaggio di Van Gogh e poi Cèzanne e Sisley,
Pissarro  e Redon, ma il vero clou per il battitore
è La danseuse dans le fauteuil, sol en damier di Matisse del 1942.
C’è un tarlo che rode e picchia. Eppure qualcosa sopravvive:
un libro di Rainer Maria Rilke, tradotto  da Giaime  Pintor,
con la tua firma e dedica.Non è molto, ma mi fanno compagnia  
il sax di Lester Young, la Jeremiah Sympfhony,
e la serie completa di Aus Meinem Leben,
Dichtung und Wahrheit, pubblicata sul Die Welt,
e il profuno lasciato da Charlotte von Stein,
che sembrava ritornata in carne e ossa al Café Bacon.
All’uscita dal Falun Folk Music,
dove BB King e Rùben Gonzales davano il meglio di sé,
come due usignoli  in una notte di mezza estate,
indecisa,  tra  una lettera e un messaggio,
inviasti una cartolina-family 
datata 6 gennaio 2002 a Max e a Joseph,
con le renne e Santa Claus,
due o tre versetti alessandrini ed enjambement,
ed è stato tutto il tuo cadeau de coeur
prima di smarrirti nel freddo del pianeta,
a parte i baci-abbracci  e qualche notizia dal Berliner Zeitung.

Precedente DUE INEDITI DI FLAVIO ALMERIGHI Successivo EVELYN - DI MARIO M. GABRIELE

Un commento su “INEDITO DI MARIO M. GABRIELE

  1. Caro Gabriele,
    sembra che tu ti rivolga all’umanità colpita da alzheimer. Ma lo fai con molto amore. E sembra di vedere il secolo novecento scorrere e riavvolgersi come in una pellicola impazzita.

    Mi è ancora difficile riuscire a commentare le tue poesie nell’intarsio, forse perché preferisco restarti lettore.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.