INEDITO DEL NUOVO VOLUME HORCRUX

Eduard Hopper ha fatto en plein 
con dipinti e acquerelli nel Museum di N.Y.

Un album di litanie riportò Nick Cave alla preghiera.
L’unico modo per non rattristare Jones
è aprirle l’armadio con le collezioni Van Cleef & Arpels.

Il tempo ti ruba la neve e il sorriso
quando cadono le ballerine on ice.

Amelia Giordani faceva ròsbif
senza conoscere le newsletters di BioFood.

44 anni estetista e crioterapeuta,
Daniela ha chiuso i negozi di rossetto sexy.

Sui banconi della ELLEESSE difficile è trovare
L’Erboristeria cinese e i costumi tibetani.

Roby, classe 1990 è diventato curatore d’archivi
per la Georgia Town.

Tornano i tempi domestici, i minuetti di Mia Martini.
Chi rifarà lo spartito a Moonlight Serenade?

Povera Lilly! Ha scambiato Barbie
per una modella Armani.

Abraham Yehoshua ha fatto di Raskolnikov
uno scriptorium di farfalle spirituali.

Il futuro di George è già scritto in modalità blended.
Leggendo il Dizionario Work ci sono neologismi sonori
utili per le Coverstories .

Mikalovic ha un bungalow dove ha riposto
i poeti di Ljubomudry senza OL’Ga Sedakova.

La morte è quella che più complica la vita
ed è come l’acqua che scorre tra le mani.

A sentire Laurence Boone
“Il mondo è sempre più imprevedibile”.

Il padre di Katrin non sa
se le diapositive diventino gialle.

Qualunque cosa faccia
trova sempre la distanza tra Essere e Avere.

Siamo buoni, Kravitz!
Liberiamo Kafka da Il Processo.

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2 commenti su “INEDITO DEL NUOVO VOLUME HORCRUX

  1. L’aura che trasmette questo linguaggio poetico del poeta anziano si dístacca fortemente dalla tradizionale rappresentazione di uno stile sereno, malinconicamente articolato. Esso mette invece in risalto come Mario M. Gabriele, un maestro della poetry kitchen, che padroneggia completamente il suo mezzo, si distacchi dalla poesia tradizionale e con ciò anche dal suo pubblico abituale.
    « Il tardo stile (Spätstil, in svedese) è un esilio che da un certo punto di vista comporta uno sfoltimento di tutto il bagaglio non essenziale, ma da un altro implica un rigetto delle esigenze del linguaggio tradizionale di pacificazione di contrasti e contraddizioni, come di tutte le esigenze di contesto e di conseguenza. La disarmonia e la frammentazione nell’immagine della realtà e nel linguaggio sono elementi naturali in questa fase tarda. Sull’irosa irragionevolezza riposa volentieri una forte sospettosità », scrive Kjell Espmark nella nota introduttiva al suo ultimo libro del 2019 tradotto da Enrico Tiozzo –

    • mariomgabriele il said:

      caro Giorgio,
      come ho già detto a Lucio, scrivere poesie alla mia età è una contraddizione psico biologica, rispetto alla normale attitudine di fare poesia. Questo modo di scrivere è un atto di difesa contro il mondo negativo in cui ci stiamo incamminando. Ciò serve per non accettare passivamente un iter linguistico normale, anche se i plurilessemi che uso e di diversa provenienza esterna possano staccarsi da un tradizionale Logos. La pandemia ha sbaragliato tutto e la cultura si sta avviando verso un nuovo processo STEM che contiene tutte le variabili linguistiche e tecnologiche in grado di modificare usi e costumi. Nella mia lunga attività di poeta non ho mai badato al numero dei lettori che avrei potuto avere, in grado di costituire una classifica di ammiratori. Il lockdown mi ha dato la possibilità di scrivere altri versi, con tematiche diverse relative alla pandemia; ma poi, tutto finisce e HORCRUX è veramente l’ultimo dei miei libri quale frammento dell’anima ferita da una realtà dai continui epitaffi. Il volume è in fase terminale e non è eccessivamente corposo, anzi è una plaquette di facile fruibilità. Un abbraccio. Mario.

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