INEDITO DA “CAMBI DI STAGIONE”

Un viaggio dai doppi transiti autostradali,
voli di piccioni sulla carrozzeria,
con complicanze neuronali
dopo aver letto al Caffè Bar
l’Italia poetica in contumacia.

Ci aspettano brutte stagioni,
colonscopie senza antidolorifici.

Se ti baciassi dal collo in giù
scopriresti la nuit de l’amour.

Pensavo di andare questa estate a Donville,
per una vacanza senza Aruba,
dopo tutti questi anni
passati a vedere dietro le finestre
acqua e neve, ambulanze di Emergency.

-Help, help, help- gridava dal terzo piano Franz
senza più Santa Claus.
Ti aiuteremo noi
a trovare il coltello a serramanico,
l’ascia di guerra di Kociss
all’asta a Little Rock.
Poi Amelia dirà: – cosa volete fare?
come riuscirete a entrare nella casa?-

Metteremo un cappello al Capricorno,
in fondo si tratta di un oroscopo
con Alfa, Beta, Gamma, e la “V” minuscola della vita,

Mettimi, Eloisa, “Wirrwarr” nella valigia,
con le VII poesie di Sanguineti;
così sarà  per me
una Sinfonieorchester Wuppertal
di Toshiuky Kamioka,
un freno al dolore paradontale
e alle formiche sotto lo zerbino.

Poi penseremo a chi donare l’albero di Giuda,
la Nouvelle Revue  Francais con  Claudel e Sartre,
e il numero 5 di Crimini e Misfatti.

 

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