INEDITO

Cosa vuoi dire che con Lucy
si è rotto ogni rapporto?

Il crush non è mai avvenuto
e lo dimostra il linguaggio del pangolino.

Vengono in mente perforazioni e punto origine,
meglio dire metafore.

Si tratta di temi asfittici,
una quantistica di cose e soggetti polivalenti.

Tu parli di riflessione simbolica,
un quartiere alto dove neanche i condor
ci svolazzano sopra.

Al Centro di filosofia
si aprì un dibattito sulla duchessa di Amsterdam
che si rifilava le calze dopo aver fatto l’amore.

Berstain notò che era in atto la terza ondata,
con gli uomini vuoti e gli occhi diritti,
all’altro regno della morte.

I forestali impiantarono querce
dopo il fuoco nell’Alabama.

Cara Lucy, tu arrivi con gli scarti d’osteria
e di buffet senza rider.

Eccomi qui, come Gerontion,
al limite della luce lunare,
senza parabole e patriarchi,
con le sole storie di Hamm e Clov,
e l’inverno di Poussin.

Korin ha aperto un sito
con ventimila follower su Instagram.

La cosa non sarebbe eccezionale
se Lucy non avesse scritto:
-fino a domani mangio mini burger e natura viva-.

La casa, il villaggio dei fantasmi,
le scarpe TODS, per una sosta all’Hospital Day,
pare si conservino bene
non avendo nulla di che lamentarsi.

Lasci che le dica Mister ONE
che abbassando le finestre
non rimane più nulla da ricordare
se non gli artisti della Galleria Filmmakersgroup.

Anche oggi si è parlato di schemi e immaginazione.
De Chirico mi ha riportato alla metafisica
con Le muse inquietanti.

 

 

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Un commento su “INEDITO

  1. Caro Mario,
    hai scritto:

    non rimane più nulla da ricordare

    Penso di non aver altro da commentare o aggiungere a questa frase. Hai detto tutto. Comincio a pensare che la poesia kitchen ci dice qualcosa del genere: Non c’è nulla da commentare perché non c’è nulla.

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